Nonostante i brillanti risultati ottenuti alla guida del reparto di cardiochirurgia del Ruggi e certificati dal Ministero della Sanità, il professor Severino Iesu potrebbe lasciare la struttura salernitana per accasarsi alla Federico II di Napoli, dove ha vinto il concorso come a Salerno. Sarebbe un colpo tremendo per il Ruggi anche perché ben sette medici della sua equipe hanno presentato domanda di trasferimento per seguirlo alla struttura napoletana. Compreso il dottore che si è classificato secondo al concorso, proprio dietro Iesu.Si va verso lo svuotamento del reparto salernitano per l’evidente clima politico avverso al professionista che ha dimostrato che la classe non è acqua. Bravura, professionalità, competenza, mai sopra le righe. Evidentemente tutte qualità che non bastano per poter lavorare in santa pace. Non si capisce bene perché pur avendo vinto il concorso e sia stato nominato da Cantone primario, prima della sua andata via, ai primi di novembre, non sia stata ancora deliberata dal nuovo dg del Ruggi Giuseppe Longo. Eppure nei giorni di scorsi finalmente si è proceduto a deliberare la posizione del dottor Pietro Giudice, primario di emodinamica e del dottor Alberto Gigantino, primario di cardiologia. Posizione finalmente definite ma non si sa per quale motivo non si provvede a regolarizzare la posizione di Severino Iesu. I tempi stringono perché il primo febbraio scadono i tempi per la firma alla Federico II. E il dottore non ha intenzione di attendere ulteriormente anche perché resta sul tavolo la questione dello sdoppiamento di cardiochirurgia che lui ritiene assolutamente sbagliato. Iesu non vuole andare via da Salerno ma vuole certezze sul lavoro da svolgere. Un’operazione politica fu definita all’epoca per favorire Enrico Coscioni, delegato alla sanità della Regione Campania. Ma il tentativo fu vanificato dalla scelta di Cantone che per la seconda unità scelse Pasquale Totaro la cui posizione ovviamente non è stata ancora definita. Nicola Cantone scrissee che non solo ragioni di opportunità inducono ad escludere Coscioni ma anche la circostanza che garantisce la presenza in azienda per due giorni a settimana, il che mal si concilia con la funzione di direttore del reparto, in un ospedale che è sottoposto a piano di efficientemento e di riduzione delle liste d’attesa. Ma chi è Pasquale Totaro, nominato al posto di Coscioni? 42 anni, dirigente medico presso il policlinico San Matteo di Pavia e prima ancora in Cardiochirurgia agli Spedali Civili di Brescia (dal 1997 al 2008). Ma il dott. Totaro è stato anche al Morriston Hospital Swansea, in un altro ospedale a Sheffield nel Regno Unito agli inizi degli anni duemila, e sul finire degli anni 90 in Belgio, dopo essersi laureato e specializzato a Siena. Nel corso della sua carriera, al Sud prima di Salerno, il dott. Totaro è stato a Palermo. Protagonista a congressi scientifici dal 1998 ad oggi, vanta circa 50 comunicazioni personali a sessioni nazionali ed internazionali, ed è anche autore e coautore di 191 lavori scientifici. Tutto bene: ma la bomba Iesu sta per esplodere tra le mani di Giuseppe Longo.
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